“Quando finisce un eone e tutto si consuma in un grande fuoco, la mia terra rimane illesa e popolata di Dei e di uomini. Le sale i palazzi e i giardini sono adorni di gemme, gli alberi sono colmi di fiori, e là le persone vivono serene. Gli Dei suonano tamburi celesti creando una incessante sinfonia di suoni. Una pioggia di fiori di mandara avvolge il Buddha e la moltitudine. La mia pura terra è eterna, quella degli uomini è come infuocata, piena di dolore, paura e sofferenza, luogo di innumerevoli pene. Poiché gli uomini sono malvagi, a causa delle loro azioni, per innumerevoli eoni non conosceranno i tre tesori. Gli uomini meritevoli, sensibili, pacifici e giusti mi vedranno in persona mentre insegno la Legge. Talvolta insegno loro l’infinità della vita del Buddha e spiego come è difficile incontrare un Buddha. Il potere della mia saggezza illumina l’infinito.”
Saddharmapuṇḍarīkasūtra
Nino Campisi, Apparizione quantica di un campo buddhico, Parco dell'Uccellina, 2015
Meditazioni al Parco dell'uccellina